SBALESTRAMENTO VERSO L'ESTERNO

Rompo il ghiaccio, mi lancio, pubblico un primo articolo.

Mi accorgo che perdo la mia centratura man mano che vado avanti nella giornata.

Fino a qualche ora del risveglio sono più intuitiva, le porte sono aperte, sono nel mio asse, sono me.

Poi man mano che la giornata prosegue e interagisco con le persone mi rendo conto che c'é uno "spostamento" verso fuori.

Forse che invece di farmi attraversare dalle emozioni le emozioni cominciano a dirigermi?

Forse perché la riflessione mentale e il lavoro immaginativo di proiezione prende il sopravvento?

Eppure so che se si tratta di un'altra persona sto solo interpretando. Non rivesto quel corpo e quella personalità. Quindi in realtà non posso sapere, perdo il mio tempo.

Forse entrano in gioco anche l'energia della giornata che presa da mille occupazioni irrimediabilmente si abbassa e perdo piede.

Eppure io sono ancora li'. Lo so che ci sono.

Forse basta che mi ci connetta di più. Alla sensazione corporale dell'io, non all'io mentale. Perché quello viene irrimediabilmente dopo e tende spesso a fare casino.

Discorso solo iniziato.


Gioia


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