Nel tormentone della violazione del copyright

Ciao a te che leggi.

Questo post é stato volutamente tradotto da me nelle tre lingue in cui posso tradurre, onde evitare traduzioni maccheroniche on line 😉


Qualche giorno fa tra i messaggi privati di I​instagram qualcuno mi ha detto che non avevo il diritto di usare la formula "Soul art" nel mio nome/presentazione.

'Azz.....

L'ho usato ovunque perché queste parole sono ispirate dal filo conduttore del mio lavoro da più di quindici anni a questa parte.

Per essere più precisi mi dicono (educatamente, certo) che "Soul art" é  un marchio depositato negli Stati Uniti, in Canada e in Europa e questo impedisce ad altre persone di usarlo "senza permesso".

Per favore devo rimuovere queste due parole dal mio nome e dopo una settimana senza una risposta da parte mia ci sarà un seguito.

Dunque....

Immediatamente la mia prima reazione epidermica é stata di sentirmi in colpa come se volutamente cercassi di rubare qualcosa, cosa che ovviamente non mi era mai venuta in mente.

Poi la rabbia é subentrata rapidamente. Pensando che non avevano il diritto di mettere la mano su una frase?/dicitura?  che molti artisti nel mondo usano semplicemente perché la prima ispirazione per tutta l'arte VIENE dall'anima.

L'arte nasce da li'. Poi possiamo descrivere, costruirci sopra e raccontarcela come vogliamo e inventare dei concetti ma il primissimo soffio viene in realtà da quella vibrazione nel nostro corpo che ci porta a prendere il pennello o altro.

Quindi, ho cercato di capire cosa mi avesse veramente toccato, superare quelle emozioni. Malgrado mi aspettasse tutto un maledetto lavoro di revisione che dovevo fare per la mia presenza internettiana.

Ho apportato le modifiche necessarie.

Sto solo usando Gioia Albano Art ovunque (ovviamente parlo ancora di anima).

In teoria dovrei essere a posto. Speriamo che nessuno con lo stesso nome mio abbia già creato un marchio.

Adesso vorrei condividere alcune considerazioni.

Perché questi hanno avuto la necessità di "proteggere" qualcosa che in realtà non ha bisogno di questa protezione? 

L'anima, la nostra anima è al di sopra di queste cose banali ed é veramente un dato di fatto non una questione morale.

Stavano proteggendo il loro business ? Benissimo, hanno assolutamente ragione. 

Mi rimane il dubbio di come lo facciano visto quello che hanno protetto.

Sono piuttosto sicura che avrebbero comunque il successo che hanno anche senza registrare queste due paroline come un marchio, perché quando l'anima si manifesta (come nell'arte) qualcosa succede sempre.

Il vero problema per me è che qualche Ufficio/Istituzione/Organizzazione ad un certo momento abbia accettato di limitare l'uso di queste due parole, legittimando che qualcuno ne fosse il proprietario.

Ma in quale mondo?!? Questo semplicemente non dovrebbe accadere. Ma suppongo che sia lo stesso per molte situazioni/leggi discutibili che viviamo ogni giorno.

Come dice la mia amica artista Tiziana speriamo che non succeda niente del genere a espressioni come "giardino segreto" o "estate calda"...

Questo sotto è l'ultimo messaggio che gli ho inviato (che ti lasco tradurre)

Thank you for your answer. As I said before I think you protect a business you created and you have any right to do so. Still, the soul don't need trademark from my point of view, but business is on another plan and eventually you feel the need of protection. I'm still surprise though that an office/institution can led easily such a "right" on a generic name ....it's like I asked for a trademark on "secret garden" or "hot summer". I suppose it may cause some mess. Good luck to you too "


Se vuoi mettere un commento saro' felice di leggerti!

Dalla mia anima alla tua che ascolta

Gioia

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