Vita artistica - settimana 18






Qualche volta la vita é come attraversare una fiera dove c'é un sacco di gente, di movimento, dove molti urlano per attirare l'attenzione. 
C'é troppo di tutto.
Per un po' ti lasci distrarre.
Poi se va bene ti riprendi e cerchi di stare nella carreggiata principale malgrado il casino. 
Perché sai dentro di te dove vuoi e devi andare.
Allora man mano ti disfi di tutto quello che non ti serve veramente o che non to serve più. 
Paradossalmente (o no) torni bambino.

Diventare adulti, animicamente parlando, vuol dire anche incarnare la propria potenza. 
Idealmente essere adulti su Terra vorrebbe dire essere allineati, saggi, compassionevoli, equilibrati, forti....mi fermo qui. 
Non é cosí. Chi più chi meno siamo tutti bambini impauriti. 
La buona notizia : qui sta il lavoro da fare. Insomma c'é speranza. Sta a ognuno scegliere.
E rivendico qui anche la possibilità di "sbagliare", le virgolette sono obbligatorie. 
Dove "sbagliare" va inteso come "sperimentare". 
Secondo i contesti é uno dei concetti/principi più bistrattati.
Vale ovviamente per tutto per quanto mi riguarda, anche per la mia carriera artistica e le scelte che faccio in questo campo.

Più vado avanti più mi rendo conto che era già tutto presente.
L'evoluzione consiste a incarnare la nostra essenza in questa materia. Attraverso l'esperienza, l'ampliamento della coscienza, la comprensione diventiamo consapevoli adulti.
Non si tratta di diventare più intelligenti, sapere più cose, essere intellettuali. 
Niente a che fare col mentale che dovrebbe essere solo uno strumento.
Si tratta di evolvere e vibrare alto e forte. 
Come per un pittore che non E' la tecnica che utilizza ma la vibrazione che trasmette con l'arte.

Ho riesumato la mia macchina da cucire, regalo di compleanno di almeno otto anni fa e usata pochissimo. Si vede che quando qualcosa deve arrivare ..... certo i tempi terrestri e animici non sono gli stessi.
Ispirata anche dalla bravissima artista Cathy Cullis (di cui vi invito a visitare il lavoro) che crea un lavoro personalissimo anche grazie alla macchina da cucire.
Non so dove come evolveranno le cose, per ora cucio pagine.
E sempre a proposito di tempi terrestri e animici, tutto torna. Dopotutto vengo da una famiglia di sarti.

L'esplorazione é sempre la stessa : il viaggio verso l'espressione dell'anima,  l'evoluzione (siamo qui per un motivo) e il mondo delle informazioni inscritte nell'invisibile. Tra materiali conosciuti con cui ci si puó lasciare andare senza troppe domande (sono vecchi amici) e un po' di scoperta quando si usano materiali come quelli di recupero che non reagiscono necessariamente in maniera prevedibile. Una pennellata diversa e si apre un mondo (chi ha bisogno di viaggiare?)

Ultime considerazioni (per ora) sulla paura. Anche a causa della ultime notizie dei droni sul kremlino.
Come si dissolve veramente la paura?
Andando veramente a vedere di cosa abbiamo paura. 
Chiudere gli occhi, stare un po' in silenzio senza dare immediatamente aria alla bocca e ai ragionamenti. 
Farsi la domanda, rispondere e sentire SE sia la vera risposta. 
Abbracciare la o le parole che si presentano. 
E dico bene parole NON frase. 
Alle volte potremmo stupirci e vedere emergere cose insospettabili.
La dissoluzione vera comincia lì, nello scoprire la propria verità. Solo una volta liberata quell'emozione legata alla parola trovata (spesso di colpo ci sentiamo stressati, arrabbiati, tristi...)
Solo se creiamo lo spazio possiamo "installare" un altro programma.
C'é sempre un ricordo o immagine dove VIBRANO integrità, forza, perfino potenza. 
Io chiamo quella vibrazione anche "casa". Ognuno troverà la sua.
E in quella vibrazione che va fatta crescere puó anche cascare il mondo, noi saremo noi e la vita sarà la vita.

Dalla mia anima alla tua che legge
Gioia

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